Alla scoperta delle nostre lezioni di piano per principianti e non, a Roma, con elementi di fisiotecnica pianistica
Suonare uno strumento è un’arte che richiede non solo competenze musicali, ma anche capacità motorie e questo, ovviamente, vale anche nel caso di lezioni di piano per principianti e allievi già avviati.
Sia per la cosiddetta musicalità (competenze musicali) che per le capacità motorie può venirci in soccorso una piccola percentuale di predisposizione “naturale”.
La presunta “predisposizione musicale”: quanto è effettivamente naturale e quanto la si acquisisce e sviluppa nei primissimi anni dell’infanzia?
Gli anni dell’infanzia, questi sì, costituiscono una fase importantissima per lo sviluppo delle attività cognitive. Ma il merito di un buon risultato per chi studia pianoforte, chitarra o qualunque altro strumento musicale è per la stragrande maggioranza dovuto all’impegno e alla costanza.
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Sia la musicalità che la tecnica, dunque, sono traguardi ottenibili attraverso lo studio, e quindi, alla portata di tutti.
La tecnica, se il fine è quello di suonare il pianoforte o qualsiasi altro strumento, è la conditio sine qua non per poter esprimere al meglio la propria musicalità e, quindi, se stessi. “Dal gesto al suono” è non a caso il concetto chiave che sta alla base del corso di pianoforte per principianti e altri allievi di qualunque livello tenuto nella nostra scuola da Claudio Galassi.
Qui la video-lezione introduttiva del M° Claudio Galassi
Un gesto tecnico che risulti facile e spontaneo rende l’esecuzione fluida e lascia l’esecutore libero di godere appieno del suono che sta producendo con le sue mani.
Si intuisce, da ciò che si è detto, che indispensabile è prendere consapevolezza del proprio corpo in termini di economia di movimento, da una parte. Dall’altra rendere il più fisiologica possibile la propria tecnica. Il risultato di questo lavoro garantisce, di fatto, il massimo rendimento con il minimo sforzo.
La fisiotecnica pianistica consiste in una serie di esercizi mirati a sostegno della tecnica e creati apposta per essa.
Per lo più si eseguono al di fuori dello strumento (specie all’inizio del percorso) e vanno eseguiti con il minimo dello sforzo, ma con la massima concentrazione. Solo così il nostro cervello, dopo un adeguato numero di osservazioni, potrà automaticamente registrarli come schemi motori economici ed eventualmente sostituirli ad altri già esistenti, ma meno efficaci.
Come si svolgono le lezioni di piano per principianti con questo metodo
All’inizio del corso l’insegnante verrà a conoscenza delle predisposizioni musicali dell’allievo, ovvero se possiede già qualche tipo di esperienza al pianoforte oppure no. In tal modo verranno definiti insieme i traguardi da raggiungere, sia di medio che di lungo termine.
Se necessario, verranno rivisitate o rafforzate, col supporto della fisiotecnica, le proprie abilità strumentali per un più rapido conseguimento degli obiettivi. GUARDA QUI ALTRI VIDEO SPECIFICI SULL’ARGOMENTO.
Nel caso specifico dei principianti sarà possibile invece cominciare il percorso con una didattica rivolta da subito anche all’aspetto motorio, oltre che a quello, naturalmente, più prettamente musicale.
“Se siamo in grado di fare un movimento, siamo anche in grado di ottimizzarlo!”
Le lezioni di piano per principianti hanno un limite di età?
Non ci sono limiti di età, bensì una raccomandazione è importante. Specie se superi i 25/30 anni (ma talvolta, con mio rammarico, capita anche in età inferiori…) e sei tentato di pronunciare la frase “Non ce la farò mai!”, trattienila per un attimo e riformula come segue:
“Ora non ce la sto facendo, ma sto lavorando seriamente al fine di riuscirci!”
A CURA DI: Claudio Galassi
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