Il nostro corso di violoncello a Roma in queste sedi è dedicato a chi, essendone rimasto stregato, voglia avvicinarsi a questo strumento, impegnativo ma bellissimo. Nel tempo, infatti, il violoncello ha sempre trovato nuove e sorprendenti collocazioni in vari contesti musicali. Dai diversi ruoli solistici e utilizzi in sezione di orchestra o in organici più ridotti, fino al sempre più diffuso utilizzo anche nei più prestigiosi concerti da star come Sting (qui un suo brano ripreso da un celebre duo di violoncelli) e Caetano Veloso (immortalato anche in questo celebre film).

Violoncellisti come Yo-Yo Ma e Jaques Morelenbaum (solo per citare i più noti) sono non a caso diventati a loro volta delle star planetarie

A chi è rivolto il corso

L’accesso è strettamente riservato alla fascia di età compresa tra quella scolare (dai 5/6 anni) e quella della pensione. Compresa!! Anche a partire da una conoscenza dello strumento pari a zero.

La scuola mette a disposizione in comodato d’uso gratuito un violoncello dimensione 3/4, per permettere agli iscritti più giovani di iniziare il corso senza dover acquistare subito uno strumento, bensì con la possibilità di posticipare l’acquisto del proprio strumento direttamente a quello di dimensioni normali.

Allo stesso modo, senza costi aggiuntivi per gli iscritti, la scuola offre la possibilità di entrare appena possibile in uno dei nostri organici orchestrali, sia per gli adulti che per i ragazzi.

Obiettivi delle nostre lezioni di violoncello

Si può voler approfondire lo studio del violoncello semplicemente a livello amatoriale. Oppure, compatibilmente con l’età e il livello tecnico, qualcuno vorrà avviare un percorso professionale che preveda anche l’eventuale preparazione ad esami di conservatorio.

In un caso e nell’altro saranno definiti percorsi e obiettivi calibrati sui desideri e le disponibilità di ciascuno. Inoltre, non appena possibile, le lezioni individuali potranno essere integrate con le numerose attività di gruppo che la scuola propone.

L’ABC del violoncello…

Piano piano vi avvicinerete così a una terminologia che imparerete e probabilmente un giorno potrete persino dire di amare…

Arco, impugnatura, tecnica, corde vuote, rotazione del polso, prima posizione dal 1° al 4° dito e pollice come capotasto mobile…

In parallelo crescerà la vostra conoscenza delle figure musicali, insieme alla consapevolezza sull’altezza dei suoni in relazione all’estensione sonora del violoncello.

Darete un nuovo senso a parole come: legato, staccato e persino legato-staccato; o anche mezza posizione e posizione avanzata. Imparerete cosa sono i “colpi d’arco”. Balzato, détaché e picchettato. Ognuno di questi, proprio come una moda, più o meno rappresentativo di un’epoca storica e musicale diversa…