In questo articolo vi parlerò del mio impianto audio per un ascolto della musica in condizioni ideali, ma non mi definisco un “audiofilo”. Piuttosto un melomane, nonché musicista e didatta, qui il mio profilo professionale, che per questa ragione non può fare a meno di vivere la musica a tutto tondo, sia riproducendola sia ascoltandola.
Differenza fra un buon impianto audio, ascolto della Musica e concerti dal vivo
Utile premessa: penso che l’impianto audio sia solo un mezzo per arrivare alla Musica, che mai potrà sostituire i concerti dal vivo.
Questi dovrebbero essere il vero parametro di riferimento ben impresso e vissuto in prima persona da ciascun fruitore di musica riprodotta. Possiamo appunto definirlo melomane, ma dovrebbe anche essere ugualmente questo della musica dal vivo il vero parametro di riferimento degli “Audiofili” con la “A” maiuscola. Molto spesso quest’ultima categoria focalizza eccessivamente la propria attenzione sulle apparecchiature, spesso seguendo anche costose mode, invece di concentrarsi sul godimento che deriva dall’ascoltare Musica.
L’importanza di un ascolto di qualità
Grazie all’impianto presso il mio studio, ho la possibilità di fruire in qualunque momento di concerti e produzioni sonore eseguite da musicisti e direttori d’orchestra che hanno fatto la storia della musica. Ascoltare determinate edizioni, concerti e singoli brani mi permette di imparare molto per il mio lavoro. Per questo considero l’impianto audio una parte importante delle attrezzature per il mio lavoro, subito dopo i miei violini.
Un componente fondamentale dell’impianto audio: l’ambiente d’ascolto
Se si dispone di un impianto da svariate decine di migliaia di euro, ma non lo si colloca in un ambiente adeguato a sfruttarne appieno tutte le potenzialità, questi sono soldi buttati. Personalmente, pur non avendo un impianto di riproduzione dal costo esorbitante, credo di essere riuscito a trovare il giusto equilibrio tra esso e l’ambiente.
Come allestire un buon ambiente di ascolto
Per questo motivo consiglio sempre coloro che vogliono avvicinarsi a questo hobby di predisporre al meglio l’ambiente di ascolto. Qui verrà istallato il tanto amato impianto stereo, se formato da componenti basici oppure da componenti “esoterici”, alla fine ha una importanza relativa.
Differenza economica fra isolamento acustico e trattamento acustico
Una ulteriore premessa. È importante non confondere l’isolamento acustico con il trattamento acustico. L’isolamento non è fondamentale, anche se sarebbe idealmente consigliato. Purtroppo per via dei costi molto elevati derivanti da un isolamento acustico, mi rendo conto che potrebbe essere una via non praticata con disinvoltura a meno che, come nel mio caso, non si hanno esigenze professionali specifiche.
Il trattamento acustico invece è decisamente meno costoso e sempre consigliato. Non è obbligatorio utilizzare i tanti materiali presenti oggi sul mercato. È possibile apportare un buon trattamento acustico, sempre seguendo determinate regole che non approfondirò in questo articolo, con quello che abbiamo a disposizione.
Consigli per un trattamento acustico con elementi già presenti nell’ambiente domestico
Molto spesso un tappeto, tendaggi, quadri, librerie con libri annessi, vanno più che bene per raggiungere risultati eccellenti. L’importante è posizionarli con criterio. Per chi volesse approfondire l’argomento, il web è pieno di siti come questo dove si trovano tanti consigli utili, spiegati in maniera semplice e spesso anche con un pizzico di sana ironia.
Esempio di ambiente domestico per confortevole ascolto di musica
Ecco il mio ambiente di ascolto di 20mq, a ridottissimo inquinamento acustico, totalmente isolato, su progetto dell’azienda specializzata AcusticaItalia (all’epoca dei lavori la ragione sociale era Isolcentro srl).
Abbattimento sonoro di 20 db
L’abbattimento sonoro è di circa 20 db medio in tutto lo spettro sonoro, effettuato con lastre di gomma vulcanizzata da 20mm, accoppiata a cartongesso, applicate in contro placcaggio alle pareti.
Pavimento con gomma vulcanizzata da 20mm e parquet totalmente flottante e disaccoppiato dalla struttura dell’immobile. Contro soffitto con doppie lastre di cartongesso incrociato, accoppiato a gomma ad alta densità da 3 mm.
Come eliminare effetto cassa di risonanza
L’intercapedine tra contro soffitto e solaio è stata interamente riempita di poliuretano agglomerato per tutta l’altezza, al fine di eliminare l’effetto cassa di risonanza.
Tracantone in cartongesso angolato, per minimizzare le onde stazionarie tra le pareti lunghe e il soffitto. Serramenti con abbattimento acustico certificato in 36db in PVC con doppio vetrocamera, di spessori differenti, per minimizzare le risonanze tra le due lastre di vetro riempite con gas Argon.
Come posizionare mobili, tappeti e tendaggi per migliorare l’acustica ambientale
L’acustica ambientale è trattata con adeguato posizionamento di mobilio, tappeti e tendaggi. In particolare, alle spalle dei diffusori, sono posizionati dei tendaggi apribili e chiudibili in base alle esigenze, con effetto assorbente, mentre alle spalle del punto di ascolto è posizionata una libreria piena di tomi, al fine di infrangere le onde sonore, disperdendole e minimizzando le riflessioni posteriori. Stesse accortezze sono state applicate alle pareti laterali per mezzo di mobili e scaffali con l’intento di minimizzare le riflessioni laterali.
Collezione musica di ascolto
Musica: circa 1.500 CD, principalmente di musica barocca, classica, sinfonica, jazz e classica contemporanea, anche se non disdegno il rock di gruppi che sono entrati a pieno titolo nella storia della musica.
Particolare riguardo lo dedico a registrazioni storiche di pregio con codice SPARS: AAD oppure ADD. Attenzioni particolari le osservo anche nella scelta di alcune etichette discografiche che personalmente apprezzo molto per l’indubbia qualità tecnica delle registrazioni oltre che per l’immenso valore artistico degli esecutori.
Etichette discografiche con registrazioni di alta qualità tecnica
Di seguito alcune di esse: Jvc XRCD, Denon, Bis, Velut Luna, Fonè, Teldec, Philips, Decca, Chandos, Grp, BluNote, Wergo, Deutsche Grammophon, Telarc, Reference Recording.
Come è costituito l’impianto audio nel dettaglio
Sorgente digitale streaming: notebook Windows ASUS ExpertBook i5 decima generazione con 16MB di RAM.
Convertitore DAC: S.M.S.L. SU-8.
Scheda audio con convertitori A/D e D/A 24bit/92Khz Behringer UMC 1820.
Lettori CD
Lettori compact disc Marantz CD-80, Sony CDP-X222ES, JVC XL-Z552 K2 interface.
Amplificatori
Amplificatori integrati: Kelvin Labs the integrated e Aura VA-100 Mk2 Evolution (utilizzato come preamplificatore splitter passivo).
Amplificatori finali: coppia di Phonic MAR-1 configurati in parallelo (uno per canale L e R).
Sistemi di diffusione impianto audio
Questi i diffusori: largabanda ALTEC 420A Biflex montati in casse ALTEC 879A Santana 1a serie (il tweeter è stato scollegato e i due largabanda Biflex sono pilotati dai due Phonic MAR-1 configurati in mono per i due canali destro e sinistro), Klipsh Heresy 1a serie con magneti in AlNiCo numero di serie 51R415 del 1977 dove è stato scollegato il woofer e gli altoparlanti a tromba vengono pilotati dall’integrato Kelvin Labs in classe A.
Monitor da studio bi-amplificati Genelec 8030A per ascolti ravvicinati (near field).
Cavi di segnale e di potenza
Quelli che utilizzo sono cavi di segnale Audison, cavi bilanciati XLR autocostruiti e altri cavi sempre autocostruiti.
Infine cavi di potenza Caliber cs240 2x4mm, Monitor Bingo Silver 2×2,5mm con connettori a forcella.
A cura di Antonello Bucca