3 consigli voce canto Photo by Antonio Dillard-4462783 Pexels

In questo articolo diamo tre semplici ma utilissimi consigli per avviare un buon lavoro sulla voce nel canto

Si parla molto, e giustamente, di consigli su respirazione diaframmatica e di quanto sia fondamentale. Non solo per il canto, ma anche in tutte quelle occasioni che richiedono un uso corretto della voce.

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Recitare, parlare in pubblico, insegnare e in generale comunicare vocalmente, sono tutte azioni che richiedono una corretta e pienamente consapevole respirazione. Questo, come puoi leggere in un articolo dedicato, può contribuire a migliorare di molto il benessere fisico generale in tutte le età.

CONSIGLI VOCE CANTO: N. 1 – Scoprire noi stessi

Ma una volta acquisito il modo corretto di respirare, altrettanto fondamentale è l’emissione del suono e il lavoro a essa collegato. La voce è il nostro personale strumento in grado di esprimere chi siamo e come stiamo. Un lavoro sulla voce è quindi anche un lavoro su noi stessi. Diventare più consapevoli del nostro corpo e dei nostri atteggiamenti mentali. Questi, ad esempio, possono essere d’ostacolo a una corretta emissione.

Proiezione della voce

Cantare un brano significa proiettare la nostra voce. E con essa la nostra personale interpretazione del pezzo e le nostre emozioni, verso l’esterno. Cantare è quindi uscire allo scoperto. Un atteggiamento di partenza di “chiusura all’altro”, a volte semplicemente causato dalla timidezza, può attivare istintivamente meccanismi che ostacolano il passaggio corretto della voce. Può accadere cioè quel fenomeno del cosiddetto “cantarsi dentro”.

Come si lavora sulla tecnica vocale?

Lavorare sulla tecnica vocale vuol dire perciò anche lavorare su se stessi e sulle proprie insicurezza. Prendere contatto col nostro corpo, come mezzo che produce e sviluppa il nostro personale e unico strumento. Quindi, oltre alla giusta respirazione, che è il “motore” della voce, bisogna prestare attenzione anche all’emissione del suono, che segue anch’essa delle regole fisiologiche precise.

CONSIGLI VOCE CANTO: N. 2 – Conoscere il concetto di maschera

Arriviamo quindi al concetto di “maschera” che, per usare le parole del dott. Franco Fussi è la superficie di riflessione e propagazione vibratoria muscolo-scheletrica della voce in quelle cavità che, se correttamente sfruttate, fungono da megafono e da selettore appropriato di armoniche, conferendo qualità al timbro e sonorità al suono emesso.

Il suono della voce e le corde vocali

Il suono, infatti, pur essendo prodotto dalle corde vocali, ovvero da piccoli muscoli situati nella nostra laringe, non si ferma in gola. Bensì viaggia verso l’alto per poi “girare” e risuonare, utilizzando le cavità ossee del nostro viso. Proiettare la voce in maschera, invece di lasciarla in gola, serve per rendere la voce più brillante. La mette più “a fuoco” e la rende capace di “camminare”, cioè raggiungere anche l’ultimo spettatore tra il pubblico, quello che si trova più in fondo.

Quali sono gli esercizi per la voce in maschera

Generalmente, per far sperimentare questa posizione della voce si utilizzano degli esercizi da svolgere a bocca chiusa, e poi si prosegue andando a sperimentare l’emissione delle diverse vocali. Importante è non confondere la voce in maschera con la voce nasale che, al contrario della prima, è ben povera di armonici e sgradevole all’orecchio.

CONSIGLI VOCE CANTO: N. 3 – Lavorare sulla pronuncia

Un lavoro sull’emissione non può comunque prescindere da un lavoro sulla pronuncia. Spesso è l’aspetto che gli allievi trascurano di più. Ma non bisogna dimenticare che, oltre all’aiuto che alcune specifiche consonanti possono darci sul direzionare in avanti la nostra voce, il canto è unione di suono e parola!

Un semplice segreto per migliorare la pronuncia…

Mi capita spesso di chiedere ai miei allievi, nelle fasi iniziali dello studio di un brano, di leggere ad alta voce il testo prima di cantarlo. Una pronuncia corretta, ottenuta senza irrigidire la muscolatura implicata nel parlato, soprattutto la mandibola e il palato molle, aiuta la voce a proiettarsi in avanti. Se invece ci si focalizza solo sul suono, si rischia di irrigidirsi e di bloccare e ostacolare paradossalmente la sua uscita corretta.

Last but not least…

Non si deve neanche dimenticare, ovviamente, tutta la componente espressiva. Pensare al testo significa pensare anche al messaggio della canzone, per poterci entrare ed esserne un valido interprete. Anche quando si canta in inglese o in altre lingue, oltre alla corretta pronuncia è fondamentale conoscere pienamente (e non in modo approssimativo…) il significato di ogni parola.

>> Leggi qui tutti gli altri nostri contenuti sul canto <<

A cura di Maura Marzoli

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7 Aprile 2023
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Category: Tecnica vocale

2 Comments

  1. by Aldo Valeo 30 Giugno 2024 22:58

    Buonasera, da alcuni anni faccio parte di cori a Roma per l’esecuzione di musica prevalentemente sacra e sarei interessato ad alcune lezioni di tecnica vocale. Ho letto che la scuola dispone di questa possibilita’ e sarei interessato a una lezione di prova. Lascio qui di seguito il mio numero indirizzo di posta elettronica. Grato per un cortese riscontro.

    • by Raffaele Magrone 29 Luglio 2024 18:35

      Salve, per un errore di notifica di questo commento, ci è stato possibile visualizzarlo solo oggi, per cui ci attiviamo per risponderle prima possibile

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