The drummer's reading metodo per lezioni di batteria

Il primo dei quattro libri di lezioni per batteria che compongono il metodo Micalizzi (noto a Roma e ormai da anni in tutta Italia, nonché all’estero) è “The Drummer’s Reading”. Questo libro, corredato da due CD dove sono dimostrati tutti gli esercizi, tratta di lettura ritmica di base.

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La lettura è un aspetto fondamentale del bagaglio di un musicista, anche perché capita molto spesso in situazioni professionali (le orchestre, per esempio) di dover leggere a prima vista una parte assegnata.

La lettura della musica per un batterista

Per chi non dovesse avere nozioni di questo tipo, l’esecuzione di tali parti risulterà particolarmente difficile, se non impossibile. In parole povere, se volete fare il lavoro di batterista a livello professionale, è importante saper leggere la musica (così come saperla scrivere!).

Come è fatto il libro per lezioni di batteria “The Drummer’s Reading”

Il libro comincia con una breve introduzione sulla durata delle note semplici e su come decifrare la frazione posta all’inizio di ogni spartito musicale per capire in che tempo è scritto. Dopo un breve schema sulla durata dei tempi in musica si entra subito nel vivo del libro.

Il libro è diviso in tre parti distinte:

  1. tempi semplici,
  2. composti
  3. tempi dispari.

Primi tre capitoli di “The Drummer’s Reading”

Per quanto riguarda la prima parte di queste preziose lezioni per batteria, i primi tre capitoli si occupano di note e pause semplici. In particolare il primo capitolo tratta di semibrevi (note dalla durata di 4 battiti), minime e semiminime (rispettivamente di due e un battito). Il secondo e terzo rispettivamente di crome e biscrome (rispettivamente mezzo e un quarto di battito).

Dato che a me, in quanto batterista, conviene chiamare le note in base alla loro durata, in seguito farò riferimento alle note sopracitate come quarti, ottavi, sedicesimi ecc.

A questo punto… un po’ di teoria musicale non guasta! Che ne dite?

Le tre figure musicali più comuni nella lettura ritmica in ogni lezione di batteria

Dopo questi capitoli introduttivi, il libro spiega appunto le tre figure musicali più comuni nella lettura ritmica, che dovrebbero diventare familiari già dopo poche lezioni di batteria: il punto e legatura di valore e la sincope. Esse vengono trattate nell’ordine precedentemente esposto: semibreve, minima e quarti, poi ottavi e sedicesimi.

A cosa serve il punto vicino alle note musicali

Volendo fare in queste righe un “istantaneo” corso di teoria musicale, il punto di valore è un pallino posto subito a destra di una nota. La sua funzione è quella di allungarne il valore di metà.

Che cos’è la legatura di valore?

La legatura di valore è una linea a forma di arco che congiunge due note e indica che alla normale durata della prima si aggiunge il valore della seconda (come riportato nella definizione del libro stesso).

Definizione di sincope nel ritmo

Per quanto riguarda la sincope, invece, si parla di uno spostamento dell’accento forte su un tempo debole della misura.

I capitoli di “The Drummer’s Reading” dedicati alle lezioni di batteria sulle terzine

I capitoli successivi si concentrano sulle terzine di quarti, ottavi e sedicesimi e della loro relazione con le figure binarie. Ricordo, per chi non avesse chiaro il concetto, che la terzina è un gruppo di tre note suonate nello spazio di due.

La parte difficile nello studio delle terzine

Questa relazione di tre note nello spazio di due diventa particolarmente difficile quando in una lezione di batteria si lavora sulla propria percezione del tempo. Questo per il fatto che, essendo la nostra cultura più abituata a figure binarie che ternarie, il passaggio immediato dall’una all’altra può risultare traumatico e fuorviante.

Una volta superato l’impatto iniziale, lo studente potrà notare i benefici del comprendere questa relazione ed essere in grado di passare da una figura all’altra.

La difficoltà dei trentaduesimi per il batterista

“The Drummer’s Reading” prosegue dunque con i trentaduesimi, gruppi di otto note nello spazio di un battito. Questo capitolo risulta di particolare difficoltà quando vengono inseriti gli ostinati, visto che gli ostinati cadranno sempre in battere e lo spazio sarà veramente tanto, considerata la quantità di note presenti tra un battito e l’altro. Anche per i trentaduesimi verrano affrontate note e pause semplici, punto e legatura di valore e infine la sincope.

Una volta terminata la prima parte, si trovano 16 pagine di esercizi ricapitolativi su tutti gli argomenti fin qui trattati.

La prima parte di esercizi (utilissimi se prendete lezioni di batteria!) in “The Drummer’s Reading”

In ogni pagina ci sono due esercizi. Uno in 4/4 da 24 misure, l’altro in 2/4 da 44 misure. Fino a questo punto gli esercizi erano stati tutti in 4/4. L’idea di introdurre anche il 2/4 nelle ricapitolazioni è utile per imparare ad approcciarsi con il fratello minore del tempo più usato in musica. Quando si legge in 2/4, le distanze si accorciano e la tendenza generale è quella di accelerare sul tempo. È molto utile quindi controllare questa tendenza… misurandosi proprio con questi esercizi.

La lettura dei tempi composti per un batterista

Siamo finalmente nella seconda parte di “The Drummer’s Reading” dove vengono introdotti i tempi composti.

Cosa sono i tempi composti?

In breve: i tempi composti non sono che un corrispettivo ternario della loro controparte binaria. Ad esempio il 2/4 diventerà un 6/8, il 4/4 un 12/8 e così via. Le parti introduttive di questi capitoli sono molto più lunghe dei corrispettivi precedenti dedicati a quelli binari, vere e proprie lezioni nelle lezioni di batteria! Questo perché, essendoci sei colpi almeno in un battito, le combinazioni al suo interno diventeranno almeno sessantaquattro!

Verranno analizzate, come ormai consueto, note e pause semplici, punto e legatura di valore e infine sincope.

Parliamo un attimo del nove ottavi?

La novità nei tempi composti sta nell’introduzione del 9/8, corrispettivo del 3/4 che verrà analizzato nella sezione successiva (tempo dispari). Essendo questo un tempo in 3, anche l’ostinato si modificherà (per un approfondimento sugli ostinati, vedi la sezione successiva) diventando un colpo di cassa sull’1 e due colpi di charleston con piede sul 2 e sul 3.

Una volta terminati gli esercizi di base, ci saranno gli esercizi di ricapitolazione sui quattro argomenti già esposti.

La parte di “The Drummer’s Reading” per le vostre lezioni di batteria sui tempi dispari

Nella sezione finale del libro verranno presentati i tempi dispari. La cosa più importante da capire quando in una lezione di batteria si affronta un tempo dispari è non solo capire dove cade l’1, ma anche capire qual’è la combinazione che li caratterizza.

Consiglio utile sui tempi dispari

Ad esempio, se stiamo leggendo un 5/4 bisogna stabilire se è un 3+2 o un 2+3. Questo fattore viene sempre determinato da dove cadono gli accenti forti delle figure. Starà all’esecutore perciò capirlo mentre affronta gli esercizi di ricapitolazione.

I tempi trattati nell’ultimo capitolo saranno il 3/4 e 3/8, 5/4 e 5/8 e infine 7/4 e 7/8. Capire quali sono le combinazioni serve anche a capire come contare e di conseguenza quale ostinato sistemare sotto l’esercizio.

Dimostrazione introduttiva di un capitolo di “The Drummer’s Reading” con pdf esercizi

Per tutti i libri trattati del metodo Drumming System dedicherò sempre questa parte a una mini-lezione o dimostrazione pratica del primo capitolo per capire come affrontare tutto il libro.

Come avevo detto nel precedente articolo, ogni capitolo del libro viene introdotto da una versione adattata del Drumming System all’argomento specifico trattato. In questo caso ci dedicheremo alla disposizione di semibreve, minime e quarti all’interno di una battuta da 4/4.

Ecco la pagina introduttiva alle lezioni di batteria con le combinazioni di base. Metodo Micalizzi per batteria The Drummer’s Reading apri qui il pdf della pag. 10

The drummer's reading pagina 10 Metodo drumming system per lezioni di batteria
Clicca sull’immagine per aprire la versione in pdf

 

 

 

 

 

 

È molto importante per ogni sezione leggere la didascalia riportata a inizio pagina! Molti studenti trascurano questo aspetto e si lanciano subito negli esercizi, senza comprendere a pieno il modo migliore per affrontarli, che è sempre riportato all’inizio.

Con questa dichiarazione voglio fare un appello a tutti gli studenti di batteria che mi stanno leggendo: LEGGETE SEMPRE LE DIDASCALIE!

La prima cosa da fare è un ascolto attento del CD cercando di suonare insieme al rullante e al vibrafono

Nel video che riporto qui sopra, io suono tutta la pagina dall’inizio alla fine, senza interruzione, dimostrando ogni esercizio due volte.

Questo è al tempo stesso un altro traguardo che si può raggiungere oppure anche un semplice riscaldamento.

Consiglio su come studiare questa parte… prima di qualunque altra lezione di batteria

Organizzate una veloce routine di ripasso ogni volta che si affronta il capitolo e notate se tutte le note cadono nel posto giusto.
Un’altra cosa che emerge dal video è che io sto già utilizzando un ostinato di cassa e charleston mentre eseguo le cellule ritmiche. In questo ostinato la cassa cade sull’1 e 3 della battuta e il charleston sul 2 e sul 4.

Suonare questi esercizi senza ostinato diventa un semplice studio per tamburo. Dobbiamo ricordarci che siamo batteristi e che quindi bisogna integrare sin da subito la coordinazione a quattro arti anche nelle combinazioni di base. Come dicevo nel precedente articolo, l’utilizzo di questo ostinato è fondamentale per tanti aspetti.

L’importanza dell’ostinato nello studio della batteria

Innanzi tutto dà una base solida su cui poggiare il riferimento del tempo (per quanto poi toglierò il metronomo nell’esercizio successivo). Quindi incentiva la coordinazione a quattro arti e, soprattutto, è come imparare a camminare. La tecnica che uso per i piedi (anche se non si vede bene) è nell’esercizio che ho scelto per la mia prossima dimostrazione.

Nel foglio che riporto qui di seguito trovate l’esercizio che ho scelto per la mia prossima dimostrazione. Apri da qui il Metodo Micalizzi per batteria The Drummer’s Reading in pdf a pag. 11

La pagina 11 delle lezioni di batteria di “The Drummer’s Reading” di Cristiano Micalizzi, Ricordi editore MLR 723
Da pagina 11 di “The Drummer’s Reading” di Cristiano Micalizzi, Ricordi editore MLR 723 – clicca sull’immagine per aprire la versione in pdf

L’esercizio in questione è il n. 19, qui sopra riporto il video dove lo eseguo. Spieghiamo cosa è successo.

In questo video ho applicato ciò di cui ho parlato nell’altro articolo a proposito di “il tempo e il suono” e che capita di ripetere spesso nelle mie lezioni di batteria qui all’Istituto Musicale “Arcangelo Corelli” a Roma. Ho scelto quindi una velocità di metronomo, ho rimosso il metronomo dopo aver portato per quattro battute l’ostinato.

Consiglio per queste lezioni di batteria: provare prima senza e poi con metronomo

Quindi ho eseguito l’esercizio senza metronomo utilizzando l’ostinato dei piedi come riferimento e successivamente ho rimesso il metronomo controllando che fossi andato perfettamente a tempo.

Ovviamente, e lo dico per tranquillizzarvi, questa non è una prima take! Ho voluto dimostrare perciò il traguardo da raggiungere e non i tentativi per raggiungerlo…

Come avevo già detto, questo è un lavoro “a strati”. Registrandovi costantemente e riascoltandovi, dovete essere in grado di stabilire dove siete, se state accelerando, se state rallentando, se il suono è giusto ecc.

…camminare a tempo

In tutto questo, ricordate sempre che saranno i piedi con l’ostinato a portare il tempo. In parole povere sono loro che comandano. È esattamente come cercare di camminare a tempo.

Notate che ho registrato 4 battute di solo metronomo e ostinato per avere poi il tempo sufficiente di rimetterci sopra il metronomo a tempo.

Questo tipo di esercizi possono essere erroneamente considerati semplici. È vero: non è una lettura impegnativa come la Black Page… ma in realtà è più difficile di quello che sembra, con tanto spazio tra un battito e l’altro, visto che non ci sono suddivisioni a riempirlo.

Consigli per l’approccio al libro “The Drummer’s Reading” e alle lezioni di batteria con questo metodo

Come primo consiglio esercitatevi tanto a interiorizzare le figure ritmiche di base. Imparate a suonarle con un tocco sicuro, ma allo stesso tempo leggero. Suonate insieme ai CD sia gli esercizi preparatori che quelli di sviluppo.

C’è un motivo se gli esempi sul CD negli esercizi preparatori sono suonati insieme a un vibrafono: il rullante di per sé produce un suono corto, se quindi non si fa attenzione si rischia che gli esercizi suonino rigidi.

In una delle prime lezioni di batteria a Roma con Cristiano Micalizzi, mi disse di far finta che le note avessero una durata anche se risultavano brevi.

Dando respiro alle note si riuscirà a ottenere una maggiore uniformità di suono. Superata la prima fase di studio, iniziate a registrarvi nel modo spiegato sopra e riascoltatevi.

Ci saranno giorni in cui risulterete troppo veloci, altri in cui sarete più lenti…

Abbiate pazienza con voi stessi e non forzate la mano! Prima o poi ci arriverete e avrete una consapevolezza sicuramente maggiore sul tempo.

Cercate di non suonare tutto alla velocità consigliata dal CD e basta (visto che non è riportata, avete di bisogno di fare un piccolo lavoro con il metronomo per capirla…), ma provate a suonare sia più lentamente che velocemente (10 bpm di differenza bastano).

Questo vi darà un assaggio di cosa significa suonare di fila brani con velocità diverse in un concerto

Cercate di mettervi in difficoltà una volta che avete afferrato il concetto, suonare un esercizio veloce e poi lento vi darà la sensazione di cosa può accadere quando in scaletta c’è una ballad dopo un pezzo sostenuto…

In seguito, tra una lezione di batteria e l’altra, cominciate a organizzare gli esercizi in sfide…

Per esempio provate a leggerli tutti di seguito, oppure dal 19 al 17 oppure dal 17 andando al 19 e poi tornando indietro. Molto spesso in musica c’è un “dal segno al coda” scritto sullo spartito. Fare in questo modo vi preparerà a un evento del genere. Ricordate inoltre che gli esercizi non sono mai campati in aria, si fanno sempre per uno scopo. In questo caso lo scopo è di rendervi abbastanza sciolti nella lettura a prima vista, in modo che leggere uno spartito non vi metterà più in difficoltà.

Nella prossima puntata…

Analizzeremo nel dettaglio il libro The Drummer’s Technique, parlando quindi di Tecnica per la batteria.

Ricordo che per ognuno dei libri trattati dividerò l’articolo in tre parti: nella prima espongo brevemente i concetti contenuti nel libro, nella seconda dimostrerò e spiegherò il primo capitolo del medesimo, con video inclusi e nella terza spiegherò l’approccio che adotto nelle mie lezioni di batteria per lo studio degli argomenti contenuti.

Qui un rapido indice per andare agli altri articoli collegati:

A cura di Lorenzo Pisilli

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19 Novembre 2022
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